Rilievo 3d e modello HBIM del Colosseo: un caso studio senza precedenti al Salone del Restauro

Al XXX Salone del Restauro di Ferrara, il Parco Archeologico del Colosseo presenterà in anteprima assoluta il rilievo 3D e il modello HBIM dell’Anfiteatro Flavio: un intervento di documentazione digitale senza precedenti, finalizzato alla tutela, alla gestione e alla valorizzazione del monumento simbolo dell’Italia nel mondo. Il progetto, frutto di oltre due anni di lavoro multidisciplinare, sarà al centro di un convegno tecnico in programma il 14 maggio, durante il quale verranno illustrati metodi, risultati e prospettive di questa operazione pionieristica.

Dal 14 al 16 maggio 2025, la città di Ferrara ospiterà la trentesima edizione di RESTAURO – Salone Internazionale dei Beni Culturali e Ambientali, tra gli appuntamenti più attesi nel panorama nazionale e internazionale del restauro e della valorizzazione del patrimonio. Una tre giorni all’insegna dell’eccellenza, della ricerca e del dialogo interdisciplinare, che offrirà momenti formativi, seminari e approfondimenti di alto profilo.

La documentazione digitale del patrimonio archeologico attraverso il rilievo 3d e la modellazione HBIM: il Colosseo

Tra gli eventi di punta di questa edizione, spicca la presentazione ufficiale del rilievo 3D e della modellazione HBIM dell’Anfiteatro Flavio, a cura del Ministero della Cultura e del Parco Archeologico del Colosseo con il supporto di un team multidisciplinare grazie a una lunga e articolata attività di acquisizione dati, elaborazione e modellazione digitale durata oltre due anni e mezzo.

Il progetto sarà presentato in anteprima pubblica mercoledì 14 maggio, dalle 14:00 alle 17:00 nella Sala De Chirico (Pad. 5), all’interno del seminario tecnico “La documentazione digitale del patrimonio archeologico attraverso il rilievo 3D e la modellazione HBIM: il Colosseo“. L’incontro offrirà uno sguardo dettagliato sulle metodologie di rilievo integrato adottate (laser scanner, fotogrammetria, UAV), sulla costruzione del modello HBIM e sul ruolo chiave della digitalizzazione nella tutela, gestione e fruizione dei grandi monumenti archeologici.

Durante tutta la manifestazione sarà inoltre visitabile, presso il Camino centrale del Padiglione 4, uno stand dedicato al progetto, dove sarà possibile approfondire i risultati del lavoro attraverso contenuti visivi, modelli interattivi e testimonianze dei protagonisti. Si tratta della prima occasione pubblica autorizzata dal MIC – Parco Archeologico del Colosseo per comunicare e disseminare i risultati di un progetto pionieristico, che segna un passo importante nella digitalizzazione del patrimonio culturale italiano.

Sperone Valadier – esterno © Parco Archeologico del Colosseo

Il progetto in breve

La digitalizzazione del patrimonio archeologico attraverso protocolli avanzati di rilievo tridimensionale e modellazione HBIM rappresenta oggi una delle sfide più urgenti e strategiche per la conoscenza, la tutela, la conservazione e la gestione dei beni culturali.

Nel 2025, il Parco Archeologico del Colosseo completa il più ampio e articolato progetto di documentazione digitale mai realizzato sull’Anfiteatro Flavio, adottando metodi integrati di rilievo 3D e modellazione HBIM. Il risultato è un modello informativo completo e interrogabile, capace di restituire — in modo coerente e aggiornabile — l’intero patrimonio morfologico, materico e strutturale del monumento.

Parliamo di un database geometrico-morfologico senza precedenti, riferito all’intero organismo architettonico e ai suoi valori tangibili e intangibili. Il sistema, strutturato su oltre 120 categorie informative, consente analisi multiscala e aggiornamenti continui dei modelli 2D e 3D, rendendolo uno strumento evoluto per il monitoraggio, la manutenzione e la valorizzazione del bene.

Pensato per integrare dati esistenti e nuovi rilievi, il modello HBIM del Colosseo definisce inoltre criteri replicabili per la gestione digitale del ciclo di vita del patrimonio culturale, con piena interoperabilità all’interno della piattaforma ACDat del Ministero della Cultura.

Il progetto promosso dal Parco Archeologico del Colosseo è stato realizzato grazie al contributo di imprese altamente specializzate, riunite in un raggruppamento temporaneo di imprese selezionato tramite gara pubblica bandita da Invitalia. Il raggruppamento è composto dal Consorzio Futuro in Ricerca (CFR) di Ferrara, capofila e responsabile del coordinamento scientifico, da Geogrà Srl di Sermide, ETS Srle JANUS Srl di Roma.

Accanto ai partner esecutivi, il progetto ha visto la partecipazione di numerosi esperti di settore, studiosi e professionisti provenienti da diverse discipline, coinvolti per affrontare un’attività di documentazione digitale di eccezionale complessità e valore scientifico.

Il programma del convegno

Donato Vincenzi, Presidente CFR – Consorzio Futuro in Ricerca

Marcello Balzani, coordinatore scientifico, CFR – Consorzio Futuro in Ricerca, Università degli Studi di Ferrara

Alfonsina Russo, Federica Rinaldi, Barbara Nazzaro, Angelica Pujia, Elisa Cella, MIC, Parco Archeologico del Colosseo

Fabio Fumagalli, collab. Parco Archeologico del Colosseo
Guido Galvani, CFR – Consorzio Futuro in Ricerca

Dario Rose, collab. Parco Archeologico del Colosseo
e di Giuseppe Boselli con Stefano Settimo, Geogrà

Barbara Nazzaro, Parco Archeologico del Colosseo
Martina Suppa, CFR Consorzio Futuro in Ricerca, Università degli Studi di Ferrara
Gabriele Giau, CFR Consorzio Futuro in Ricerca, Università degli Studi di Ferrara

Angelica Pujia, Parco Archeologico del Colosseo
Graziano Mario Valenti, Janus, Sapienza Università di Roma
Marika Griffo, Janus, Sapienza Università di Roma

Fabio Fumagalli, collab. Parco Archeologico del Colosseo
Andrea Giannantoni, CFR Consorzio Futuro in Ricerca
Luisa Pandolfi, CFR Consorzio Futuro in Ricerca

Federica Rinaldi, Parco Archeologico del Colosseo
Dario Rose, collab. Parco Archeologico del Colosseo
Paolo Carafa, Sapienza Università di Roma
Nicolò Squartini
, CFR Consorzio Futuro in Ricerca

Fabio Fumagalli, collab. Parco Archeologico del Colosseo
Dario Rose, collab. Parco Archeologico del Colosseo
Fabiana Raco
, CFR Consorzio Futuro in Ricerca, Università degli Studi di Ferrara

Fabio Planu, CFR Consorzio Futuro in Ricerca, Università degli Studi di Ferrara

Elisa Cella, Parco Archeologico del Colosseo
Dario Rose, collab. Parco Archeologico del Colosseo
Dario Rizzi
, CFR Consorzio Futuro in Ricerca, Università degli Studi di Ferrara

Luciano Catallo, ETS
Matteo Proia
, ETS

Barbara Nazzaro, Parco Archeologico del Colosseo
Matteo Proia, ETS
Monica Giovaniello, ETS

Federica Rinaldi, Parco Archeologico del Colosseo
Elisa Cella, Parco Archeologico del Colosseo
Alessandro Viscogliosi, Sapienza Università di Roma
Simone Lucchetti, Janus, Sapienza Università di Roma

L’evento è in collaborazione con l’Ordine degli Architetti PPC di Ferrara. Agli iscritti all’Ordine saranno riconosciuti 3 CFP previa registrazione sul portale del CNAPPC.

L’evento si inserisce in un’edizione particolarmente significativa del Salone, che celebra i trent’anni della manifestazione con un palinsesto ricco di eventi: dagli Stati Generali del Restauro, con un focus su memoria e transizione, fino alla giornata di studi dedicata alla Fabbrica di San Pietro, organizzata dal Comitato Tecnico Scientifico guidato da Alessandro Ippoliti (Università di Ferrara).
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Per professionisti, studiosi e tecnici del settore, si tratta di un’occasione unica per confrontarsi con un progetto di altissimo livello e riflettere sul futuro della documentazione e conservazione digitale del patrimonio.